La famiglia, due gemellini e la sua pizza rappresentano oggi la cifra di Giuseppe Colletto. Siciliano innamorato della pizza sin dalla tenera età di 12 anni, nel 2019 realizza il proprio sogno a Raffadali: nasce così That’s Amore. Forte il legame con la città del pistacchio tanto da essere stato il primo pizzaiolo a utilizzarlo per la panatura della pizza, fortificando sempre più il suo stile identitario e creativo.
Un’idea che nasce proprio nella pizzeria sotto casa dove il piccolo Giuseppe, quasi per gioco, decide in quel momento che quella sarebbe stata la sua professione iniziando a trascorre le estati dietro ai forni a legna ed appassionandosi sempre di più al mondo degli impasti, al lievito madre e ai grani particolarmente adatti per la sua idea di pizza. A 16 anni, giovanissimo, le prime esperienze vere nelle cucine palermitane, imparando dagli chef i trucchi ai fornelli e decidendo di trasferirle in parte anche sul lievitato famoso in tutto il mondo. Fondamentale negli anni a seguire lo stage da Antonio Starita a Napoli, poi la scuola da Gabriele Bonci e da Renato Bosco con cui ha affinato le tecniche di lievitazione ed i processi di lavorazione della pizza.
Alla base della pizza c’è studio, ricerca e passione. L’impasto è pre-fermentato per scomporre le materie complesse in semplici e renderle quindi più digeribili, per fare questo Giuseppe Colletto utilizza la farina Petra oltre a farine siciliane di qualità. Ogni pizza proposta è una vera e propria creazione artistica ma ad esaltarne la qualità dell’impasto sono poi i prodotti usati, acquistati da aziende che rappresentano eccellenze siciliane, italiane ed europee.
I mix di farine utilizzati per gli impasti vengono proposti in diverse proporzioni, dall’agricola ai mix di riso e orzo: non manca l’uso della “biga” con idratazione all’80%, cos’è? Un pre-impasto utilizzato per la panificazione con metodo indiretto (principalmente per pane e pizza), ottenuto dalla miscelazione di farina, acqua e lievito di birra: un pre-impasto che sfrutta pre-fermenti per innescare il processo di maturazione della durata complessiva di 72 ore che consente poi di garantire determinate peculiarità al prodotto finito.